Riordino delle carriere: cosa cambia nei concorsi per le Forze di Polizia?

Riordino delle Carriere Polizia di Stato

Cosa cambierà nei Concorsi per entrare in Polizia quando il riordino delle carriere sarà legge?

Molti nostri lettori nelle ultime settimane ci hanno inviato richieste di informazioni circa il riordino delle carriere che dovrebbe interessare il personale delle Forze di Polizia. Abbiamo così deciso di fare un po’ di chiarezza per capire cosa cambia nei concorsi pubblici della Polizia di Stato con il riordino delle carriere.

Riordino delle carriere: quali sono gli obiettivi e le finalità

Sono oltre vent’anni che gli addetti ai lavori attendono un nuovo decreto sul riordino delle carriere per quanto riguarda le Forze di Polizia. Il provvedimento sul riordino delle carriere ha come obiettivo finale quello di valorizzare le funzioni dei diversi ruoli, puntando specialmente agli iniziali e agli intermedi; ridisegnare i percorsi formativi e gli sbocchi di carriera; garantire un livello di retribuzione coerente con le responsabilità.

Il riordino delle carriere delle Forze di Polizia costerà allo Stato Italiano 1,6 miliardi di euro, suddivisi in due anni: 621 milioni di euro sono stati già stanziati nella manovra finanziaria del 2017, mentre verranno aggiunti 1 miliardo e 27 milioni nella manovra del 2018. Come è stato più volte specificato dal Ministro dell’Interno Minniti, i fondi stanziati dallo Stato serviranno per ridefinire i percorsi per la carriera delle Forze di Polizia, valorizzando coloro che ogni giorno si dedicano alla sicurezza e al soccorso dei cittadini. Il decreto legislativo sul riordino delle carriere è al momento al vaglio delle Camere: il provvedimento deve ancora terminare il suo iter legislativo e dunque i concorsi previsti per i prossimi mesi (Agenti Polizia di Stato e Commissari di Polizia), con buona probabilità, non dovrebbero subire modifiche nel loro iter concorsuale.

Riordino delle carriere: ecco cosa cambia nei concorsi di selezione

In rete da alcuni giorni sta circolando la bozza relativa al riordino delle carriere delle Forze di Polizia. In questo documento si leggono significate modifiche a quelli che sono alcuni requisiti base per partecipare ai concorsi di selezione per entrare in Polizia. Vediamo dunque cosa cambia nei Concorsi di Polizia con la riforma del riordino delle carriere.

Per quanto riguarda il Concorso per diventare Agente di Polizia di Stato, come tutti ben sanno, era quello che aveva il requisito anagrafico più alto rispetto agli altri concorsi di selezione per le carriere iniziali, sia nelle Forze Armate sia nelle altre Forze di Polizia. Secondo quanto riportato nella bozza, con il riordino delle carriere il requisito anagrafico del concorso per Agenti si allineerà a quelli degli altri, passando dai 30 ai 26 anni (non compiuti). Questo cambiamento ha suscitato le ire di molti pretendenti al ruolo. Molti giovani, infatti, così come molte sigle di sindacati di Polizia, hanno dimostrato il loro malcontento per la decisione presentata nel decreto, e non solo per questa. Difatti, oltre al requisito anagrafico, subirà una notevole modifica anche il dato relativo al titolo di studio. Finora per partecipare al concorso per Agenti era necessario essere in possesso della licenza media, mentre, dal momento in cui sarà in vigore la riforma, per partecipare al concorso i candidati dovranno essere in possesso di un diploma di scuola media superiore.

Il riordino delle carriere riguardante la Polizia di Stato porterà grandi novità anche per i concorsi che danno accesso al ruolo dei Commissari e dei Vice Ispettori. Per il concorso pubblico da Commissario, infatti, l’età massima per partecipare non sarà più 32 anni, bensì 30 anni (non compiuti), mentre per il concorso pubblico da Vice Ispettore l’età massima per partecipare non sarà più 30 anni, bensì 28 anni (non compiuti). Secondo la bozza sul riordino delle carriere, il 20% di posti per il concorso da Commissario di Polizia, saranno riservati al personale della Polizia di Stato in possesso del prescritto titolo di studio con limite età 40 anni (metà dei posti riservati al ruolo Ispettori e metà al restante personale con almeno 5 anni di servizio). Superate tutte le prove del concorso, i candidati dovranno seguire un corso di formazione, al termine del quale riceveranno la nomina a Commissario Capo.

Secondo quanto si legge nel testo/bozza del riordino delle carriere, a subire notevoli modifiche saranno anche le procedure concorsuali, introducendo l’utilizzo dei sistemi informatici nelle prove di preselezione. In altre parole, per ridurre i casi di brogli (come quello che ha portato all’annullamento del Concorso 559 Allievi Agenti di Polizia), le prove del concorso saranno computer based, ovvero saranno espletati con modalità telematiche.

Per ricevere maggiori info, contattaci subito, un incaricato della Nissolino Corsi ti risponderà il prima possibile.

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